Chi mi conosce sa che la mia famiglia umana è piccolina, mentre la mia famiglia multizampe è molto allargata, al momento con me vivono due cani e nove gatti (il numero dei gatti fluttua, quello dei cani ora dovrebbe essere stabile).
Chi mi conosce sa che sono fatalista e che credo che le cose, le persone e le anime arrivino nella nostra vita (e ci lascino) quando è il momento opportuno, quando hanno un lavoro da compiere o quando il loro lavoro è finito.
Chi mi conosce sa quanto mi fido dell’istinto, che cerco di coltivare ascoltando le mie sensazioni e le “vibrazioni” che ricevo dagli altri. Il feeling con Loredana è stato immediato, abbiamo deciso che il micio, se fosse sopravvissuto, si sarebbe chiamato Filippo e che sarei andata a prenderlo sul lago a ferragosto e con l’occasione mi sarei fermata per il weekend.
Così quando lo scorso agosto la persona che era in macchina con la mia amica Lucia ha ricevuto un messaggio in cui si annunciava il ritrovamento di un cucciolo di gatto (un po malconcio) lei non ha esitato e mi ha subito messo in contatto con la ragazza che aveva trovato il micio. Ed è nata la mia amicizia con Loredana, una donna forte e splendida, che per tante cose mi assomiglia e per tante altre è così diversa da me da creare uno splendido equilibrio.
Filippo non ce l’ha fatta e poche settimane dopo è mancato, ma ha svolto benissimo il suo compito, che, io credo, fosse quello di far incrociare le nostre strade, per consentirci di poter fare un pezzo di strada insieme.