Il blog non era sulla lista delle priorità (di fatto, non so voi, ma io personifico il calzolaio con le scarpe bucate) e le “mie” cose vengono sempre dopo quelle degli altri. O meglio, così è stato fino a poco tempo fa. Ora sto cercando di migliorare.
Quindi, dicevo, il blog era lì sulla lista, assieme ad altre 42 cose e ogni tanto un pezzettino di qua, un pezzettino di la i pezzi si componevano. Ieri, in un ovvio attacco di procrastinazione, ho messo gli ultimi pezzetti, tolto quelli non più opportuni ed eccolo qui, pubblicato.
Perché questo non sarà, come pensavo inizialmente, il mio “blog personale” (o meglio, sarà anche quello, ché io son fatta così) ma sarà il contenitore di esperienze, consigli, tutorial, case histories e tutto quello che ruota attorno alla mia vita, personale e professionale, che possa avere valore nell’essere condiviso.
Come nasce il restyling di zetablog
Come mi capita, essendo il mio linguaggio principale, questo restyling è nato da un nuovo segno, per il mio nick (con il quale sono conosciuta online) e per questo spazio (lo zetablog). Due marchi palesemente parenti e che richiamano (attraverso un’evoluzione friendly in forme tondeggianti) i 5 quadrati del mio marchio professionale. Allo stesso modo la palette dei colori e il tono generale riporta a tutta la comunicazione della mia brand (è infatti riconducibile sia al mio portfolio che al sito the Thesign oltre che – ove opportuno – alla mia presenza online).
In un processo di supporto alla brand, quindi, un’immagine collettiva, integrata, distinta ma assimilabile. Uno stile che lascia spazio, nel blog, alla parte più giocosa di me, attraverso forme più tondeggianti e sinuose, rompendo, quindi, un po’ con la precisione (e la durezza) del mio lato professionale più rigoroso.
Molti dei contenuti, come potete intuire, saranno quindi legati al mio lavoro ma offriranno la visione “interna” del processo e del percorso (logico – teorico – formale).
Analogamente, mi occuperò di altri aspetti rilevanti del mio lavoro e delle mie attività in generale, come la scrittura, la traduzione e la localizzazione, la fotografia e il motion media design. Ma anche di passioni, quali l’aromaterapia, la mindfulness e l’insegnamento.
I post saranno a volte in italiano e a volte in inglese, anche se la mia ambizione sarà quella di fornire la maggior parte di contenuti in entrambe le lingue.
Come sempre, il vostro feedback sarà prezioso e molto apprezzato.
A presto